Cecilia Bonacini
Psicomotricista relazionale
Iscritta nel Registro dell’Associazione Italiana Psicomotricisti (AIP). Fin dal liceo, il mio campo di studi è stato quello socio-psico-pedagogico. Dopo l’Università (Scienze dell’educazione), ho lavorato nella formazione e sviluppo delle persone in contesti professionali; tuttora sono consulente per lo sviluppo di persone, gruppi ed organizzazioni, con un focus privilegiato sul sostegno alla relazione con se stessi e con gli altri. Appassionata da tanti anni di psicologia dell’età evolutiva e di psicologia analitica, nel 2015 ho iniziato un lungo e coinvolgente percorso teorico, pratico e personale per diventare psicomotricista (indirizzo psicoanalisi relazionale). Attualmente sono in via di conseguimento della Laurea in Scienze e tecniche psicologiche. Nella psicomotricità relazionale ho trovato una concezione dello sviluppo e della persona che condivido a pieno. Ho potuto constatare continuamente nella pratica quanto i bambini possano essere sostenuti dall’intervento psicomotorio, purché ci si connetta al linguaggio affettivo del bambino, ci siano le competenze per cogliere ed analizzare i simbolismi del gioco e del comportamento latente – così da individuare bisogni attuali e specifici, e ancora purché ci si metta in relazione autentica col bambino e si utilizzi un linguaggio specifico finalizzato al supporto autentico. |
Cos'è la psicomotricità?
E' un intervento che ha lo scopo di sostenere lo sviluppo globale del bambino, ovvero di promuovere competenze motorie, cognitive, di gestione affettiva e relazionale. La psicomotricità relazionale è altresì funzionale a strutturare l’identità sin da piccolissimi ed a rafforzare la capacità di relazione con se stessi e con gli altri, sia coetanei che adulti di riferimento (genitori, educatori, insegnanti, …). È quindi un intervento di aiuto molto prezioso per tutti i bambini e giovani ragazzi, perché la crescita è un percorso entusiasmante ma anche molto impegnativo. La psicomotricità diventa particolarmente urgente in situazioni di difficoltà nella crescita, in sinergia con altri interventi e percorsi: “intoppi” nel linguaggio, nelle attività scolastiche (i cosiddetti “disturbi specifici dell’apprendimento”), nelle disprassie e nella coordinazione motoria, … nonché per contrastare rigidità tonica e muscolare, ipercinesia, disturbi appartenenti allo spettro autistico, disturbi del comportamento alimentare, violenza, isolamento sociale, etc. È altresì consigliatissima per affrontare cambiamenti difficili come l’arrivo di un fratellino/sorellina, la separazione dei genitori, trasferimenti, lutti, … L’essenziale è che il bambino scopra le cose il più possibile da solo. Se lo aiutiamo a trovare la soluzione a tutti i problemi, lo priviamo di qualcosa di essenziale al suo sviluppo. Un bambino che raggiunge qualcosa attraverso la propria esperienza, acquisisce un sapere di qualità superiore a quella che raggiungerebbe se qualcuno gli offrisse la soluzione” (Emmi Pikler) “Il nostro compito è quello di dare aiuto quando viene richiesto. Se siamo attenti a non interferire con le attività del bambino e con i suoi interessi, a meno che non diventino pericolosi, sarà la natur ad occuparsi del suo sviluppo” (Maria Montessori) “Gli adulti spesso pensano che se non intervengono direttamente nel gioco, sono privati di un ruolo; non si rendono conto che è solo la loro presenza a dare fiducia ai bambini mentre giocano e imparano” (Elinor Goldschmied) |
Percorso “Datemi tempo!”
Due percorsi, uno pensato per bambini dai 6 ai 12 mesi (e adulti di riferimento) ed uno pensato per bambini tra i 12 e i 24 mesi (e adulti di riferimento) finalizzati a sostenere lo sviluppo psicomotorio dei bambini attraverso l’esplorazione ed il gioco spontaneo, sia con l’utilizzo di attrezzature e materiali specifici (cestino dei tesori, giochi euristici, triangolo Pikler, piano inclinato, …), sia con un atteggiamento particolare dell’adulto che sarà condiviso nelle sue linee teoriche e nella pratica con gli adulti di riferimento presenti. Saranno condivisi anche elementi di sviluppo psicomotorio, di relazione e linguaggio affettivo, di lettura del gioco sensomotorio e simbolico e dell’espressività globale del bambino, nonché analisi di situazioni specifiche e caratteristiche dei materiali migliori per il gioco e quindi per lo sviluppo psicomotorio. Anche gli adulti potranno condividere tra loro esperienze ed emozioni legati alla genitorialità. I percorsi prevedono 7 incontri, il primo di prova gratuita. DATE DEI CORSI: PERCORSO 6-12 MESI:
PERCORSO 12-24 MESI:
PERCORSO 12-24 MESI:
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