La cistite è un’infiammazione della vescica urinaria, organo dedicato alla raccolta di urina. Nella maggior parte dei casi, la causa dell’infiammazione è un’infezione che coinvolge l’urotelio, ovvero il tessuto che riveste internamente le vie urinarie.
Può manifestarsi con sintomi molto variabili a seconda delle caratteristiche del paziente (età, sesso, condizioni patologiche associate) e dell’agente responsabile (tipo di microrganismo, carica batterica).
I sintomi più comuni sono: minzione dolorosa e difficoltosa, esigenza di urinare spesso, sensazione di non aver svuotato completamente la vescica e, a volte, sangue nell’urina in tracce o in quantità visibile a occhio nudo.
Cistite e perdite urinarie possono essere correlate, soprattutto se la donna è già affetta da disturbi delle basse vie urinarie quali la vescica iperattiva associata o meno da incontinenza da stress.
Ci sono diversi motivi che fanno sì che la donna sia più predisposta a soffrire di cistite rispetto all’uomo, ma il principale è di natura anatomica :l’uretra femminile è più breve rispetto a quella maschile e ciò facilita la risalita di batteri verso la vescica; inoltre la vicinanza tra vagina e ano, costituisce un ulteriore fattore di rischio. La maggior parte delle infezioni alle vie urinarie è provocata da batteri di origine intestinale come l’Escherichia Coli.
QUALI SONO ALTRI FATTORI DI RISCHIO?
Scarsa igiene personale, alimentazione scorretta (poca acqua e dieta ricca di zuccheri), stress, rapporti sessuali, frequentare ambienti a rischio (piscine…).
ALCUNI CONSIGLI DA SEGUIRE…
Prima di tutto è importante rivolgersi ad uno specialista per impostare una corretta terapia per prevenire le recidive e per effettuare una riabilitazione del pavimento pelvico!
Quando una donna soffre di cistiti ricorrenti è necessario trattare le contratture che si sono sviluppate sul Pavimento Pelvico, altrimenti l'ipertono favorirà l'insorgenza di ulteriori cistiti, generando un circolo vizioso.
Poi può essere utile seguire alcune indicazioni:
Può manifestarsi con sintomi molto variabili a seconda delle caratteristiche del paziente (età, sesso, condizioni patologiche associate) e dell’agente responsabile (tipo di microrganismo, carica batterica).
I sintomi più comuni sono: minzione dolorosa e difficoltosa, esigenza di urinare spesso, sensazione di non aver svuotato completamente la vescica e, a volte, sangue nell’urina in tracce o in quantità visibile a occhio nudo.
Cistite e perdite urinarie possono essere correlate, soprattutto se la donna è già affetta da disturbi delle basse vie urinarie quali la vescica iperattiva associata o meno da incontinenza da stress.
Ci sono diversi motivi che fanno sì che la donna sia più predisposta a soffrire di cistite rispetto all’uomo, ma il principale è di natura anatomica :l’uretra femminile è più breve rispetto a quella maschile e ciò facilita la risalita di batteri verso la vescica; inoltre la vicinanza tra vagina e ano, costituisce un ulteriore fattore di rischio. La maggior parte delle infezioni alle vie urinarie è provocata da batteri di origine intestinale come l’Escherichia Coli.
QUALI SONO ALTRI FATTORI DI RISCHIO?
Scarsa igiene personale, alimentazione scorretta (poca acqua e dieta ricca di zuccheri), stress, rapporti sessuali, frequentare ambienti a rischio (piscine…).
ALCUNI CONSIGLI DA SEGUIRE…
Prima di tutto è importante rivolgersi ad uno specialista per impostare una corretta terapia per prevenire le recidive e per effettuare una riabilitazione del pavimento pelvico!
Quando una donna soffre di cistiti ricorrenti è necessario trattare le contratture che si sono sviluppate sul Pavimento Pelvico, altrimenti l'ipertono favorirà l'insorgenza di ulteriori cistiti, generando un circolo vizioso.
Poi può essere utile seguire alcune indicazioni:
- Bere molta acqua (almeno 2 litri al giorno), che aiuta ad evitare il ristagno di urina dalla vescica.
- Seguire una dieta sana ed equilibrata
- Svolgere una regolare attività fisica
- Fare attenzione all’igiene intima
- Utilizzare biancheria bianca e di cotone (preferibilmente stirata)