A che gioco giochiamo?
DESTINATARI:
Genitori di bambini in fascia 0-3 anni e 3-5 anni OBIETTIVO: Nell'accezione comune il temine "gioco" si discosta completamente da una qualsiasi connotazione di "serietà". Se però ci soffermiamo sulla citazione di Montaigne, notiamo come sia sinonimo di azione seria quando ci riferiamo ad un bambino (i giochi dei bambini non sono dei giochi, bisogna invece valutarli come le loro azioni più serie.) Il gioco è significativo per lo sviluppo intellettivo del bambino, perché il bimbo, quando gioca, sorprende se stesso e nella sorpresa acquisisce nuove modalità per entrare in relazione con il mondo esterno. Nel gioco il bambino sviluppa le proprie potenzialità intellettive, affettive e relazionali.. A seconda dell'età, il bambino nel giocare impara ad essere creativo, sperimenta le sue capacità cognitive, scopre se stesso, entra in relazione con i suoi coetanei e sviluppa quindi l'intera personalità. Il gioco lo aiuta ad affrontare momenti particolarmente impegnativi come il primo distacco, l’inserimento al nido o l’andare a dormire. Ogni tappa di sviluppo possiamo stimolarla con la tipologia di giochi più adatti allo sviluppo psicomotorio, al temperamento, all’attività fisica, piuttosto che a quella fantastica. Inoltre le ricerche scientifiche hanno evidenziato come giocare con i propri figli migliora il sistema immunitario METODOLOGIA Condivisione delle esperienze DATA DELL' INCONTRO: ---- A cura della Dr.ssa Katia Cassarino Psicologa-Psicoterapeuta, esperta in Sostegno alla genitorialità LUOGO DELL' INCONTRO: Incontro online LE DATE DEGLI INCONTRI SONO DA STABILIRE IN BASE ALLE RICHIESTE. Prenotazione Obbligatoria - Posti Limitati al raggiungimento di un numero minimo |
|