LO SAPEVI CHE SE SOFFRI DI BRUXISMO (= digrignare i denti) potresti avere delle contratture a livello pelvico?
Come mai? Durante l’embriogenesi la bocca e la vagina hanno avuto origine dallo stesso foglietto embrionale, quindi sono strettamente connesse! Se rilassiamo i nostri muscoli del viso, si rilassa anche il pavimento pelvico! Questo è molto importante anche durante il parto: aprire la bocca permetterà ai muscoli vaginali di rilassarsi maggiormente e di ridurre quindi il rischio di lacerazioni! Se hai qualche dubbio sul tuo pavimento pelvico, puoi richiedere una valutazione o chiedere informazioni sulla ginnastica pelvica in gravidanza. È l’incapacità dei muscoli vaginali di rilassarsi.
Come si può presentare?
Se soffro di ipertono pelvico posso fare gli esercizi di Kegel o di rinforzo pelvico? NO!!! E’ importante valutare se vi è l’ipertono, e in caso affermativo è importante rivolgersi a chi occupa di pavimento pelvico, perché sarà in grado di aiutarvi a risolvere la problematica, ma soprattutto, saprà consigliarvi gli esercizi corretti. Ricordate che a fare le autodidatte, senza aver prima consultato uno specialista, si rischia di peggiorare una problematica pelvica già presente! Se hai qualche dubbio sul tuo pavimento pelvico, puoi richiedere una valutazione o chiedere informazioni sulla ginnastica pelvica in gravidanza. Sbagliato! Gli studi ci confermano che anche le donne che fanno un taglio cesareo possono sviluppare disfunzioni al pavimento pelvico! Durante questo intervento chirurgico si possono creare delle aderenze che, se non correttamente trattate, possono provocare dei danni alla nostra pelvi!
Le problematiche che si possono presentare sono:
Allora quando sarebbe bene iniziare a trattare la cicatrice del taglio cesareo e fare una valutazione del pavimento pelvico? IL PRIMA POSSIBILE! Se hai qualche dubbio sul tuo pavimento pelvico, puoi richiedere una valutazione o chiedere informazioni sulla ginnastica pelvica in gravidanza.
Sapevi che la flora batterica del neonato continua a svilupparsi dopo la nascita? Il microbiota (ovvero la flora batterica) del neonato si forma in gravidanza, continua durante il passaggio attraverso il canale del parto (in caso di parto vaginale) e poi durante l’allattamento (nel latte materno ci sono molti batteri benefici che arricchiscono la flora batterica del neonato). Ecco perché l’OMS raccomanda l’allattamento al seno per i primi 6 mesi di vita del bambino. Nel caso in cui il bambino non venga allattato al seno, il pediatra, se lo riterrà opportuno, potrà integrare dei fermenti per integrare la flora. Avere il supporto dell’Ostetrica a domicilio dopo il parto può esservi d'aiuto ad attaccare il bambino al seno, darvi dei consigli sulle varie posizioni e sulla gestione del neonato. Qui trovi tutte le informazioni
Se hai uno o più campanelli d’allarme, fai una valutazione del pavimento pelvico! il dolore pelvico è possibile risolverlo! Se hai qualche dubbio sul tuo pavimento pelvico, puoi richiedere una valutazione o chiedere informazioni sulla ginnastica pelvica in gravidanza. L’ovetto si tratta del dispositivo ottimale per il trasporto del neonato in macchina.
Come deve essere usato?
Perché il neonato ci può stare per poco tempo? Perché la posizione, oltre a essere ricurva in avanti, con le spalle e il torace chiusi, può portare a difficoltà a respirare, non aiuta in caso di reflusso e può predisporre a plagiocefalia e torcicollo. Il neonato all’interno dell’ovetto, a causa del contenimento che offre, tende a dormire molto bene! Ma ricordate, l’ovetto va utilizzato solo in auto! Non deve essere utilizzato né per farlo dormire, né per fare delle passeggiate. Per dormire, il neonato deve stare sdraiato a pancia in su e disteso. Se hai qualche domanda potresti frequentare un corso preparto. Aiuta ad acquisire una maggiore fiducia e consapevolezza di un evento così importante e travolgente, oltre a permettere di prepararsi in modo adeguato all’arrivo del bambino, attraverso la guida di professionisti che vi accompagneranno per tutto il percorso della gravidanza. Qui troverai tutte le informazioni Si può fare….
IN GRAVIDANZA? Al momento le raccomandazioni sono quelle di NON VACCINARE le donne in gravidanza. SE SI E’ GIA’ RISULTATI POSITIVI? Si! Perché ci si protegge da altri possibili incontri (anche se ci siamo già liberati spontaneamente del virus) ma anche perché se non dovessimo essere in grado di eliminare il virus, vaccinandoci ci si protegge contro gli altri 7 tipi pericolosi di HPV. AI RAGAZZI? Certo! Perché l’HPV può portare all’insorgenza di alcuni tumori maschili, per cui la vaccinazione è estesa gratuitamente anche ai ragazzi (nati da gennaio 2006). IN ETA’ ADULTA? Si! La vaccinazione può essere fatta a partire dai 9 anni in poi, e senza limiti d’età. Alcune regioni la offrono gratuitamente fino ai 25 anni oppure in regime di co-pagamento per le fasce d’età maggiori. Chiamato anche “terrore notturno”, compare tra i 2 e i 12 anni e scompare in adolescenza. Non ha alcun significato patologico né alcuna conseguenza. Si verifica durante il sonno profondo, momento nel quale il bambino urla, grida con occhi sbarrati o serrati, suda, ansima. Può diventare pallido o paonazzo, ha le pupille dilatate, il respiro corto e frequente, la frequenza cardiaca e il tono muscolare aumentati (si agita con movimenti scomposti e irrigiditi). Può arrivare anche a perdere l’urina.
Di solito la crisi dura pochi minuti (max 30) poi il bambino torna a dormire come se non fosse successo nulla. La crisi si verifica con frequenza variabile, irregolare, non prevedibile (anche una sola volta nella vita) in una fase di sonno profondo. Quindi non durante un sogno, che avviene solo nelle fasi di sonno REM. Dunque non è un incubo notturno. Si tratta del risultato di un’attivazione del sistema limbico (gestore delle emozioni), probabilmente dell’amigdala, che si realizza non in conseguenza di esperienze vissute. Cosa devo fare se capita al mio bimbo? Se gli si parla, se viene toccato o abbracciato, il terrore notturno può aumentare, perciò conviene non fare nulla (non svegliarlo, non consolarlo) perché il risveglio forzato può essere traumatico. Traumatico è il risveglio forzato, non la crisi. Nel dormiveglia, nel sonno REM e nello stato di veglia c’è esperienza, perché c’è consapevolezza. Nel sonno profondo, non c’è. Il dispiegamento di forze per consolarlo e rassicurarlo è fuori luogo e controproducente. Se vuoi scoprire di più sul sonno del tuo bambino qui trovi le date dei prossimi corsi in partenza Chi non si è mai sentito dire: “devi aspettare almeno 2-3 ore prima di fare il bagno se hai mangiato!”?
Dovete sapere che l’Organizzazione mondiale per la sicurezza in acqua, ha smentito questa convinzione e ha dimostrato che ci sono poche correlazioni con il rischio di annegamento. Fare il bagno dopo aver mangiato non comporta pericoli perché l’acqua dei nostri mari, quella della doccia o della vasca, non è abbastanza fredda da procurare una congestione. L’unico pericolo è se facessimo il bagno nel ghiaccio, provocato dall’eccessivo sbalzo termico. Qualche consiglio se abbiamo appena mangiato?
La vitamina D è essenziale per il benessere del nostro organismo perché regola molte funzioni del nostro corpo: dalla crescita delle ossa allo sviluppo del sistema immunitario. Per produrla, le cellule della nostra pelle necessitano del sole (raggi UVB). In generale, esporre per 15 minuti al giorno le braccia, il volto e le mani, è sufficiente per produrne una quantità adeguata per il nostro organismo.
La vitamina D la troviamo anche in alcuni alimenti: sardine, trota, sogliola, aringa, sgombro, burro, yogurt, formaggi, fegato, uova. Ma spesso, la quantità che introduciamo con il cibo non è sufficiente per soddisfarne il bisogno! E NEL LATTANTE PERCHE’ E’ IMPORTANTE? Quando vi è una carenza, aumenta il rischio di soffrire di rachitismo (alterazione della crescita delle ossa). Sia il latte materno che quello in formula contengono questa vitamina, ma spesso il pediatra consiglia un’integrazione durante i mesi invernali. COME SI ASSUME? La vitamina D la troviamo in gocce di consistenza oleosa. Sarà il pediatra a stabilire il dosaggio che ritiene utile. Ricordiamoci che esporre il bambino alla luce solare favorisce una buona produzione di vitamina D (attenzione a non esagerare e usare sempre le creme protettive per non farlo incorrere a scottature). |